Al cinema il documentario su Pino Daniele, il "nero a metà"
Il sax di James Senese che intona la melodia di "Chi tene o mare" affacciato sul porto di Napoli, prima che partano le immagini dell'esecuzione live di Pino Daniele, il rap-dedica di Clementino che si rivolge al maestro dai tetti della città, il racconto di Peppe Lanzetta di quando, alla fine del leggendario concerto del 19 settembre 1981 in piazza del Plebiscito, seguì la band in un ristorante pieno di impresari e portaborse e trovò Pino rifugiato in uno dei pullman fuori dal locale che lo abbracciò commosso e ancora incredulo per quella incredibile notte della sua carriera. Sono solo alcuni dei passaggi emozionanti di "Pino Daniele - Il tempo resterà", il film documentario di Giorgio Verdelli sul grande musicista e cantautore napoletano scomparso il 4 gennaio di 2 anni fa, che avrà un'uscita evento in circa 300 sale cinematografiche il 20, 21 e 22 marzo prossimi (elenco delle sale su www.nexodigital.it) e verrà presentato in anteprima al Teatro San Carlo
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