Da donna Florio alla contessa de Rasty, al Vittoriano il genio di Boldini

Una carrellata di meravigliosi ritratti femminili, dalla contessa de Rasty in abito da sera, a madame Blumenthal, fino a donna Franca Florio, la regina di Sicilia, icona del bel mondo: la grande antologica dedicata al genio di Giovanni Boldini, inaugura domani 4 marzo e si protrae fino al 18 giugno a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano. In tutto 150 opere, anche alcune di maestri a lui contemporanei, come Cristiano Banti, Corcos, De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-Cesar Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Zandomeneghi, per delineare le atmosfere sfarzose e ammiccanti della Parigi della Belle Epoque.

"Boldini come nessun altro al suo tempo ha saputo entrare in relazione con l'animo femminile", dice Sergio Gaddi, curatore con Tiziano Panconi della rassegna romana che ha richiesto ben quattro anni di lavoro per ottenere prestiti importanti dai principali musei internazionali, quali il d'Orsay, l'Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musee des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni private difficilmente accessibili. "La capacità di Boldini - prosegue il critico - è stata quella di percepire i più profondi e inascoltati desideri delle donne. Era il più conteso della ville lumiere, non c'era donna del tempo che non volesse essere ritratta da lui".

Immagini che non perdono la loro straordinaria attrattiva anche dopo un secolo. Basti pensare al ritratto di donna Franca Florio, capolavoro indiscusso. L'opera rientra nella procedura giudiziaria che ha coinvolto il Gruppo Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone (che aveva acquistato il dipinto nel 2006 per 800mila euro) e proprio da oggi è ufficialmente in vendita partendo da una base d'asta di un milione di euro.

"Abbiamo pensato che potesse essere la vetrina ideale per aprire le procedure di vendita, che si concluderanno, nella migliore delle ipotesi, in 4-5 mesi", dice Matteo Smolizza, responsabile della casa d’asta Bonino, che cura la vendita per conto del liquidatore giudiziale della società Acqua Marcia di Bellavista Caltagirone. "Abbiamo iniziato a contattare collezionisti e galleristi - prosegue - ma l’opera è un bene vincolato che non può essere venduto all’estero, dove avrebbe un mercato stimato tra i 2,5 e i 5 milioni di euro».

Nel 1901, Ignazio Florio, erede di una delle più importanti dinastie imprenditoriali siciliane, affidava a Boldini il compito di ritrarre sua moglie Franca. Il ritratto del 1903 non accontentò però il marito che lo giudicava troppo provocatorio. Costretto a rifare il dipinto (presentato alla Biennale di Venezia nel 1903), Boldini, a distanza di anni, riprende in mano la prima versione del ritratto, conservata da sempre nel suo atelier, per realizzare il dipinto come per molto tempo lo si è potuto ammirare a Palermo, a Villa Igea e ora al centro della sala più grande e spettacolare del Vittoriano. Sono in molti ad augurarsi che il dipinto possa in realtà restare in Sicilia, tanto che si sono attivati gruppi Facebook a sostegno dell'iniziativa, come “Salviamo il ritratto di Donna Franca Florio per farlo rimanere in Sicilia”.

Ogni opera esposta, disegno, pastello, olio, documenta senza ombra di dubbio l'eccezionale talento naturale del maestro ferrarese. Il padre pittore, racconta Gaddi, non voleva che il figlio seguisse la sua stessa strada, ma quando scoprì una serie di suoi lavori adolescenziali dovette ricredersi. "Boldini non è mai riconducibile a nessuna scuola - sottolinea il curatore - fin dall'inizio ha un suo stile e una sua ricerca precisa che evolve nel tempo".

(Fonte:Ansa)


Commenti

Post popolari in questo blog

Cos'è Arsmultimediartgallery?

Rinasce la Città della Scienza: con Corporea il primo museo interattivo europeo dedicato al corpo umano

La classifica delle città d'arte visitate, boom per Matera