Pink Floyd, cinquant'anni contro i muri

Cinquanta anni fa irrompevano nelle case della benpensante Gran Bretagna, senza sapere che sarebbero diventati una leggenda del rock. La lotta contro il conformismo dei Pink Floyd parte da "Arnold Layne", che racconta la storia di un travestito che si aggirava per le vie di Cambridge rubando indumenti femminili.  Era il 10 marzo 1967 e usciva il loro primo singolo.

Londra e il resto del mondo non possono che celebrare l'anniversario con una serie di eventi, a partire da una grande mostra nella capitale del Regno, questa epopea in musica fatta di ribellione e simboleggiata dall'album "The Wall", album pubblicato nel 1979, un grido contro tutte le forme di intolleranza e dispotismo. "The Wall è più che mai attuale - ha detto Roger Waters in un'intervista al Guardian - e proprio Trump rappresenta tutto quello che noi dobbiamo combattere".

La voce e bassista della band dagli albori fino al 1985, quando scelse la carriera solista, è rimasto il più attivo politicamente dei componenti il gruppo. Ha voluto portare avanti negli anni l'eredità di "The Wall", esibendosi in un tour mondiale, che di volta in volta ha preso di mira diversi muri, in particolare la barriera di separazione israeliana, definita dal frontman un'"oscenità da abbattere". I dipinti originali di Gerald Scarfe, creati per l’adattamento cinematografico di "The Wall", saranno inoltre proprio in questi giorni messi in vendita alla San Francisco Art Exchange

Lui e gli altri membri del gruppo ancora in vita hanno promesso che non ritorneranno più insieme su un palco per esibirsi, ma hanno fatto uno strappo alla regola per celebrare il 50esimo anniversario del primo singolo e ricordare il genio dello scomparso Syd Barrett, attraverso una mostra al V&A di Londra, che si inaugurerà il prossimo maggio. La "Pink Floyd Exhibition" riunisce 350 cimeli, fra cui strumenti musicali, testi di canzoni, foto, opere d'arte, il tutto immerso nei suoni e nelle atmosfere dei tanti album che hanno reso celebre il gruppo inglese e continuano a farlo, nonostante mezzo secolo di storia.